CIARLATANO 
"Ascoltate, vi prego, attentamente
una domanda rivolta alla gente:
ve la propone col cuore in mano,
questo profeta un poco ciarlatano.
Ve ne accorgete che c'è un cannone
pronto a far fuoco, giorno  dopo giorno,
sui palazzi che sono a voi d'intorno?
Io non vi vendo neanche una noce
in compenso però porto la pace."

Poi nella strada c'erano i sapienti,
dissero: "Vai a incantar  serpenti."
Gli venne incontro  un branco di monelli:
spiegò a loro che  la razza umana
ha bisogno di pace non  di grana, 
e di ascoltare la propria  coscienza.

Dissero i sapienti: "è una scemenza."
Mandarono i soldanti a catturarlo
e lo chiusero in gabbia coi  conigli
con sulla testa un berretto a sonagli. 

Poi  venne,  assai  gradito, un regalino 
con un grazioso  colpo  di cannone 
che mandò in pezzi tutto il capannone. 
Un  missile piombò sulla  centrale 
sprigionando una nube micidiale. 

I bimbi dell’asilo Mariuccia 
con i  pelouche si fanno il dispetto. 
Ma i sapientoni non sono bambini, 
e  i dispetti li fanno col cannone. 
Scusatemi, a me viene un sospetto: 
che il ciarlatano abbia un po’ ragione? 

Raffaele Tassone*