IMEFISTOFELE CON LO  SMARTPHONE
               GLI ALUNNI  DELL'INVISIBILE
...caro Raffaele, ho terminato qualche minuto fa di leggere il tuo libro, che culmina nel bel racconto "Mefistofele con lo smartphone". Sono rimasta deliziata dalla poesia che descrive lo sciabordio delle onde sulla spiaggia e il bambino che raccoglie conchiglie: credo che sia la più bella di tutto il libro.
Grazie ancora di avermi regalato questa bella esperienza di lettura e riflessione.
Valentina Lauricella
E.MAIL: valelauricella75@gmail.com
Palermo, 23.2.2024

SCRITTA SULLA SABBIA
La vita è come il mare
un'onda parte al largo
un'altra giunge a riva
e qui si ferma, sopra il bagnasciuga
mentre il bambino cerca le conchiglie.

E io che ho scritto sulla sabbia bianca
gioie e travagli della vita mia
"Fermati" dico, con la voce stanca
ma l'onda, indifferente, va avanti
tutto il passato lo trascina via.

Forse, chissà, soltanto il nipotino,
tra le conchiglie che avrà raccolto
accostandone una al proprio orecchio
sentirà dei ricordi la dolcezza,
le voci antiche della fanciullezza.

R.Tassone, Gli alunni dell'invisibile, pag. 254.