FALENE "Se un farfallone vedi svolazzare, che ha le ali del color del mare, carezzami col soffio d'una brezza: quello son io e più non mi cercare."
Altre persone, qui nella terrazza aspetteranno, chiacchierando al fresco, coi bicchieri lasciati là sul desco, i dodici rintocchi della notte.
"Poi quando tutto tace e ogni altra luce spenta sarà, a parte il tuo chiarore, vedrai, Selene, un tripudio d'amore, farfalle e farfalloni tutti in festa."
"Questa è la notte degli astri cadenti, non ci pensare a quello che sarà. A che ti serve inseguire un sogno se tanto bella è qui la realtà?"
Ma l'uomo del trattore non s'accorge che la luna tramonta, su in collina, e che nasconde la faccia rotonda dietro gli ulivi dalla chioma scura. Non vede il dileguarsi delle stelle, lui se ne va verso la Pietrarotta e si domanda se la zolla è asciutta, se il vino è buono e se la pasta è cotta.
R.Tassone, Gli alunni dell'invisibile, Roma, 2021, pag. 111.