INVISIBILE (il seguito) 

GLI ALUNNI DELL'INVISIBILE considera anche l'invisibile psicologico, quello che appartiene alla sfera dell'affettività: l'amore, l'amicizia. Si fa riferimento al famoso romanzo PICCOLO PRINCIPE di Antoine de Saint Exupéry (pubblicato nel 1943).
GLI ALUNNI DELL'INVISIBILE si articola in dieci capitoli (dieci come le giornate del Decamerone di Giovanni Boccaccio) e ciascuno contiene una parte documentaria e un'altra narrativa. Tra i personaggi di fantasia ci sono due sorelle provenienti da Barcellona e la più piccola, Ramona, dimostra una forte avversione per l'altra. Soltanto alla fine si scopre una terza sorella e ciò consente di spiegare il motivo di tanto contorte dinamiche esistenziali.
Le parti che potrebbero definirsi documentarie si riferiscono a episodi desunti dagli annali della famiglia Tassone (tra i cui antenati figura un garibaldino), ma anche della famiglia di Raffaele Nicastri e della moglie Ottavia Asturi (lui fu segretario comunale di Guardavalle dal 1907 al 1934).
Anche se le vicende familiari hanno precisi riferimenti di luogo e di tempo, le stesse hanno un significato che va oltre la cronaca per il loro collegamento col tema dell'invisibile.
Questo infatti è sempre presente in maniera più o meno esplicita.
La poesia che Giacomo Leopardi ha dettato dall'al di là ha bisogno di qualche informazione. Le sedute si svolgevano a Locri (costa jonica in provincia di Reggio Cal.) in un periodo compreso tra il 1976 e il 1980.
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