IL NAUFRAGAR M'è DOLCE... GLI ALUNNI DELL'INVISIBILE - Buongiorno, carissimo scrittore. Il suo libro mi sta regalando momenti di pace, poiché la visione filosofica sottostante ad esso è in consonanza con la mia. La sua lettura è per me simile al nuotare in un mare calmo e tiepido. In lei, caro Autore, c'è una visione che è più che un'ipotesi: è una cognizione, una certezza che, attraverso l'immaginazione e la decodifica dei significati simbolici del reale, armonizza l'esperienza sensoriale della vita terrena con l'esperienza spirituale disincarnata presentando l'una e l'altra come logico, naturalissimo continuum. Filo conduttore, di entrambi i tipi di esperienza, è l'essere umano nel suo stato di grazia, pervaso di amore e cura verso gli altri: gruppi familiari e amicali legati dal sangue e dal destino dell'incontrarsi. Tutto il suo libro è un Sì alla vita, un leggiadro "danzare" la vita al ritmo di un'armonia interiore, capace di unire altre anime al proprio cerchio d'amore. Ho provato a darle un'idea delle sensazioni comunicatemi dal suo libro. Confido di ultimare, non dico di leggerlo, ma di gustarlo e meditarlo, nonostante i problemi che mi distraggono, tirandomi verso le asperità e l'ombra. Valentina Lauricella E.MAIL: valelauricella75@gmail.com Palermo, 12.2.2024
NOTA. "E il naufragar m'è dolce in questo mare" è il verso con cui si chiude "L'INFINITO" di Giacomo Leopardi, n. XII dei Canti.